Considero il progetto di Euclide Q un esercizio di economia di segni. Nel caso della maniglia, mi sono proposto di spingermi al limite del processo di riduzione degli elementi che la compongono. Tutto eliminato fino ad arrivare a tre semplici volumi: la luce fa il resto.
Su questa tabula rasa, ciò che risalta è la congiunzione tra cilindro e parallelepipedo: una magia di tecnica di cui sono grato a Olivari.
— Nicola Novelletto
Le due varianti della rosetta equivalgono a un dilemma che mi è capitato di incontrare altre volte: è quadrata perché fissa sulla porta o tonda perché la leva ruota su un asse?
— Nicola Novelletto