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C232 
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Jean Nouvel rifiuta in partenza anche un materiale come l’acciaio, perché vuole che siano i sensi a guidare la sua definizione formale. Ci spiega che vuole siano stimolati da una forma morbida, sensuale, piacevole al tatto e da un materiale caldo, quasi soffice. Vuole infine che diventi un segno grazie al colore.
Chelsea nasce con queste premesse: è modellata sull’impronta della mano che l’afferra, ed è realizzata in gomma morbida e nera.
Ho provato un senso di meraviglia quando ho visto per la prima volta il legno Kauri – un legno millenario – che Maurizio Riva mi ha fatto conoscere per averlo introdotto nelle affascinanti lavorazioni di Riva1920.
Il Kauri è, infatti, un tipo di conifera che vive solo nei climi sub-tropicali della Nuova Zelanda. Circa 50.000 anni fa, alla fine dell’ultima era glaciale, una serie di cataclismi ancora oggi inspiegabili ha abbattuto intere foreste, sommergendole di acqua e di fango.
Le particolari caratteristiche del fango e la mancanza assoluta di ossigeno hanno permesso a questo legno di sfidare i processi chimici di decomposizione e di arrivare fino ai nostri giorni con le stesse caratteristiche di un legno appena tagliato, tanto da essere utilizzato per la realizzazione di mobili e manufatti esclusivi.
Si può ben capire che poter “toccare” una materia con questa storia non può che suscitare una grande emozione.
In Olivari è sembrato naturale “tradurre” in questo legno prezioso la maniglia Chelsea, un modello scultoreo nato dalla sensibilità artistica di Jean Nouvel, ampliando poi la gamma all’Ulivo e al Noce Canaletto, legni di provenienza rigorosamente certificata.
La quantità limitata di materiale necessario per la produzione di un’impugnatura ci ha permesso di agire in un’ottica di economia circolare, lavorando in sinergia con Riva1920, per impiegare al meglio le parti di legno non utilizzate per i loro prodotti. — Antonio Olivari
