La maniglia Bau, nata per esaltare il contrasto e la diversa qualità materiale, è ora realizzata in marmo.
In origine la maniglia nasce da una ricerca promossa da Kober, un’azienda tedesca specializzata nella produzione di porcellana, che si è rivolta a Olivari per sperimentare l’uso innovativo della porcellana.
“Ci siamo ispirati ai principi del Bauhaus”, affemano Nina Ruthe e David Antonin dello Studio Niruk.
Il primo passo è stato segnato da una riflessione attorno alla maniglia Bau disegnata da due giovani designer tedeschi, Nina Ruthe e David Antonin dello Studio Niruk. L’occasione l’ha offerta un workshop organizzato da Kober, una storica azienda tedesca specializzata nella produzione di articoli in porcellana.
La forma della maniglia Bau è caratterizzata da una geometria rigorosa ed espressiva che mette in rilievo la materia dell’impugnatura.
Il passo successivo è stato pensare di sperimentare materiali diversi. Conoscendo da tempo Paolo Carli, titolare di Henraux – azienda con una grande reputazione nella lavorazione del marmo – ci siamo rivolti a loro.
Dalla disponibilità manifestata e dalla meraviglia per il marmo bianco Statuario Altissimo che proviene dalla stessa cava da cui erano estratti i blocchi utilizzati da Michelangelo, è nata l’idea di portare avanti con loro il progetto, non solo ampliando la gamma dei marmi anche al nero Marquina al grigio Versilys, ma anche pensando di utilizzare quelle parti che provengono dalla fabbricazione di oggetti di notevoli dimensioni, con l’obiettivo di non perdere nulla di questo minerale prezioso.
— Antonio Olivari