Nel caso di Onda, la ricerca è stata di tipo puramente ergonomico: un’esplorazione dei movimenti che compie la mano, delle pressioni che esercita, dei movimenti che svolge, della sua fisicità.
Non deve stupire l’equilibrio tra classicità e modernità poiché la mano umana non si è evoluta, è sempre uguale a se stessa: molti strumenti moderni sono simili, se non proprio l’esatta replica di quelli usati migliaia di anni fa.
— Nicola Novelletto
Come effetto si ottiene una gradevole sensazione di facilità, adesione e accompagnamento, che ha ne suggerito il nome: Onda.
— Nicola Novelletto