Il secondo, invece, lo ha spinto nella direzione “di forme lineari e coordinate” che ricercassero un’armonia d’insieme rispettosa dell’ambiente e della sua “chiarezza logica”. Questo secondo approccio emerse con forza quando Gio Ponti si trovò a disegnare la maniglia per il grattacielo Pirelli.
Il modello che ne scaturì, Lama, condensa questa sua visione dove è la “simbologia classica” a prevalere sull’approccio “funzionale”.
Alla purezza geometrica della sua forma, talmente assottigliata da equipararla una lama fa da contrappunto la studiatissima definizione dei raggi che addolciscono il profilo tagliente dei suoi contorni sottili.